ABILITY DIVERSITY
ABILITY DIVERSITY
“La mente mette i limiti, il cuore li spezza”.
Con questo celebre aforisma Jim Morrison raccontava una delle grandi sfide della vita: il superamento dei propri limiti.
Con gli scatti di Ability diversity Run For Art ci racconta come lo sport sappia essere proprio in questo un enorme alleato. Dove la natura pone dei limiti, la volontà e la determinazione sanno porre rimedio e rendere grande atleta anche chi, in apparenza, ostacolato da una diversità.
AGE DIVERSITY
AGE DIVERSITY
Run For Art ci mostra lo sport come strumento fondamentale, fisico certamente, ma ancor più mentale, per il superamento dei limiti che ognuno, nel proprio percorso di vita, inevitabilmente incontra.
Age diversity fa dialogare l’attività sportiva e l’età: non si è mai troppo giovani o troppo maturi; l’attitudine mentale e la forza di volontà sono sempre la chiave per superare se stessi.
CULTURE DIVERSITY
CULTURE DIVERSITY
12 scatti ci guidano attraverso altrettante culture. Dove l’attività sportiva, l’allenamento e la competizione diventano collante tra atleti profondamente legati alle proprie origini culturali, mai trascurate, ma allo stesso tempo mai limiti alla propria passione e alla propria volontà di fare dello sport una delle più solide e segnanti esperienze della propria vita.
ETHNIC DIVERSITY
ETHNIC DIVERSITY
Se esiste un terreno su cui tutti siamo uguali, a prescindere dal colore della pelle e della latitudine alla quale si è nati, questo è il terreno di gioco. Da un campo di calcio in terra battuta all’asfalto su cui sfrecciano bici da corsa, in qualunque competizione, a qualunque livello, lo sport è sempre apertura e condivisione.
Condivisione di sudore, sforzi, soddisfazioni, vittorie. Dove ognuno si mette in gioco a seconda delle proprie caratteristiche e nessuno giudica il suo avversario se non per le qualità dimostrate in competizione.
Gender DIVERSITY
GENDER DIVERSITY
Tra le grandi questioni dei nostri giorni, la parità di genere resta un’urgenza a cui tutti dobbiamo mostrare sempre più attenzione, lavorando insieme per renderla realtà.
Anche in questo lo sport si pone come precursore, intollerante per natura a preconcetti e restrizioni di sorta. Che si tratti di un ring o del parquet di una palestra, gli unici ostacoli da superare sono quelli imposti dalla disciplina: mai e poi mai, dall’appartenenza ad un genere.